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Rispettando Godot

febbraio 2, 2013

RISPETTANDO GODOT (Seguendo il Profeta)
un dramma di Mimmo D’Angelo
con Massimiliano Vado e Alex Pascoli

Iagine 1

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Stessa piazza, senza alcuna indicazione. Sempre solo uno di quegli alberi finti che fanno da ripetitori per i telefoni cellulari, con la scala appoggiata. Seduta su una sedia immobile,lo sguardo perduto, proprio a lato delle quinte, una ragazzina. Forti rumori di fondo, traffico, rombi di motore, clacson, sirene, ogni tanto autoradio a tutto volume, che diminuiranno solo quando gli attori cominceranno a parlare. Estratone, vestito da donna, con tacchi a spillo, sta cercando di togliersi una scarpa, stando in piedi in equilibrio precario. Cade per terra, si rialza, riprende con la scarpa. Alla fine si ferma, stremato e ansante. Entra Putìn anche lui vestito da donna, con tacchi a spillo. Entrambi hanno il telefonino e le cuffiette e si parlano in viva voce, senza guardarsi
Tonton :            Perché ti sei vestito da donna ?
Tintin :            sei tu vestito da donna !
Tonton :            ma io stavo già qui !
Tintin :            è vero.
Tonton :            lo so
Tintin :            sono contento di rivederti, credevo fossi partito per sempre
Tonton :            invece sono partito per mai
Tintin :            quando ?
Tonton :            ieri
Tintin :            e oggi dove sei stato?
Tonton :            in chiesa
Tintin :            chi c’era?
Tonton :            il prete, come al solito
Tintin :            che ha detto il prete?
Tonton :            non lo so
Tintin :            e chi altro c’era?
Tonton :            i fedeli
Tintin :            che hanno fatto?
Tonton :            l’hanno ammazzato
Tintin :            perché?
Tonton :            tutti quelli che parlano dal pulpito vanno ammazzati
Tintin :            come?
Tonton :            con i bastoni
Tintin :            chissà quanti schizzi di sangue
Tonton :            tutte le pareti, i quadri dei santi ed il crocifisso
Tintin :            tanto sangue?
Tonton :            una pozza enorme
Tintin :            tutta rossa
Tonton :            no, biancastra
Tintin :            come lo sperma?
Tonton :            sì, ma sterile
Tintin :            biancastro ?
Tonton :            no, giallastro
Tintin :            come il pus
Tonton :            sì, ma infetto
Tin&Ton :            infetto e sterile
Tintin :            il sangue della razza bianca
Tonton :            la razza vincente
Tintin :            la razza che comanda
Tin&Ton :            condannata a morte
Si risentono più forti i rumori di fondo, traffico, rombi di motore, clacson, sirene, ogni tanto autoradio a tutto volume, che diminuiranno solo quando gli attori cominceranno a parlare.
318082_4892599746239_1108165074_nTintin :            che gran casino!
Tonton :          ieri c’era tanto silenzio
Tintin :            il mondo va avanti, lo sai
Tonton :          ma non siamo a teatro?
Tintin :            appunto, è un casino
Tonton :          come il resto del mondo. Anche lì ognuno gioca il suo ruolo
Tintin :            ognuno è un attore
Tonton :            per questo per noi non c’è lavoro
Tintin :            uccidiamoli tutti
Tonton :            uno per uno, ruolo per ruolo, senza fare nomi
Tintin :            c’è la legge della privacy
Tonton :            ci protegge tutti
Tintin :            perciò li uccidiamo in modolità anonima, ruolo per ruolo. E uccidiamo sia quelli che dicono di essere costretti a giocare il loro ruolo che quelli che invece lo vogliono giocare
Tonton :            da chi cominciamo?
Tintin :            decidi tu
Tonton :            i politici
Tintin :            i giornalisti
Tonton :            i sindacalisti
Tintin :            i magistrati
Tonton :            i generali e gli ammiragli
Tintin :            i cattedratici
Tonton :            i burocrati
Tintin :            i grandi finanzieri
Tonton :            i primari
Tintin :            i manager pubblici
Tonton :            Montezemolo e Marchionne
Tintin :            avevamo detto di non fare nomi
Tonton :            a tutto c’è un limite
Tintin :            vero
Tonton :            i presidenti delle associazioni
Tintin :            i presidenti delle fondazioni
Tonton :            il Presidente!
Si sentono i tre squilli di tromba che precedono l’alzabandiera. Tintin e Tonton prima si mettono sull’attenti poi in ginocchio. Dopo un po’ si rialzano
Tonton :            alcuni sono buoni
Tintin :            per ogni ruolo ne lasciamo uno vivo
Tonton :            ammazzarne cento per educarne uno
Pausa. Si guardano
Tintin :            sarà educatissimo
Tonton :            un vero gentleman
Si risentono più forti i rumori di fondo. Camminano un po’ per la scena muovendosi come se dalle cuffiette ascoltassero anche musica
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Tonton :            mannaggia, ho pestato una merda
Tintin :            on parle francaise ? Merde (calcare erre moscia) è molto più chic
Tonton :            si’l te plait !
Tintin :            parbleu !
Tonton :            mon Dieu!
Tintin :            mbè ?
Pausa
Tonton :            puliscimi le scarpe
Tintin :            dove c’è la merda?
Tonton :            si
Tintin :            no
Pausa
Tonton :            sei uno stronzo !
Tintin :            anche tu
Tonton :            è vero
Pausa
Tintin :            si, ma tu un po’ di più’!
Pausa
Tonton :            sei uno stronzo !
Tintin :            l’avevi già detto
Pausa
Tintin :            le cose vanno male
Tonton :            bisogna affrontare le sfide
Tintin :            non ci sono più le sfide d’una volta
Tonton :            come le mezze stagioni
Tintin :            allora affrontiamole
Tonton :            come ?
Tintin :            attivare la sinergia
Tonton :            cos’è ?
Tintin :            non lo so
Tonton :            aumentare la produttività
Tintin :            diminuire i salari
Tonton :            stracciare i contratti
Tintin :            che vuoi dire?
Tonton :            non lo so
Tintin :            allora dillo forte!
Tonton :            sei angosciato ?
Tintin :            come ieri
Tonton :            allora come domani
Tintin :            sempre la stessa angoscia
Tonton :            ormai siamo abituati
Tintin :            io no. Adesso mi ammazzo
Tonton :            come?
Tintin :            mi impicco
Tonton :            dove?
Tintin :            all’albero. Qui ce n’è uno. C’è solo quello
Tonton :            ma quello è un albero finto, serve per i cellulari
Tin&Ton :            non ci sono più gli alberi di una volta
Come poco prima si risentono più forti i rumori di fondo. Camminano di nuovo per la scena muovendosi come se dalle cuffiette ascoltassero anche musica
OLYMPUS DIGITAL CAMERATonton :            piove
Tintin :            è un fatto intrigante
Tonton :            perché intrigante ?
Tintin :            perché va di moda
Tonton :            allora è intrigoso
Tintin :            perché
Tonton :            perché sa di sugo
Tonton :            il mondo è fatto a scale
Tintin :            davvero ?
Tonton :            te lo dimostro, va a prendere la scala
Tintin :            non ti sento
Entrambi portano le mani agli orecchi con gli auricolari, come per sentire meglio
Tonton :            neanch’io
Tintin :            come?
Ton(urlando):neanch’io
Tin(urlando):non urlare !
Ton(urlando):è inutile non c’è campo
Tin(urlando):è inutile non c’è campo
Tutti e due urlando
Tin&Ton :            c’è solo l’albero!
Entrambi guardano l’albero-ripetitore e si guardano tra loro. Parlano ma fra di loro non si sentono.
Pausa. Buttano i cellulari a terra e li pestano con i piedi. Quando li riprendono funzionano di nuovo.
Tonton :            sono connesso!
Tintin :            anch’io!
Tonton :            sono pure commosso
Tintin :            anch’io
Tonton :            il mondo è mio
Tintin :            no, è mio
Tonton :            non litighiamo
Tintin :            siamo sempre amici, vero Tonton?
Tonton :            vero Tintin
Tin&Ton :            e adesso che facciamo
Tin&Ton :            andiamo via
Tin&Ton :            non possiamo
Tin&Ton :            aspettiamo Godot
Tin&Ton :            c’è solo l’albero
Pausa
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Tonton :            che stavamo dicendo quando siamo diventati sordomuti?
Tintin :            non mi ricordo, perciò doveva essere importante
Tonton :            come tutte le cose che stavamo facendo ieri, è sempre così.
Tintin :            andiamo via
Tonton :            non possiamo
Tintin :            perché?
Tonton :            non ricordi? Aspettiamo Godot
Tintin :            hai ragione. Ma oggi non s’è visto neanche la ragazzina
Pausa e soliti rumori di fondo
Tonton :            adesso ricordo, t’avevo detto che il mondo è fatto a scale
Tintin :            davvero ?
Tonton :            certo, c’è chi scende e c’è chi sale
Tintin :            non ci credo, oggi siamo tutti sullo stesso piano. C’è l’uguaglianza
Tonton :            te lo dimostro. Va a prendere la scala
Tintin va verso l’albero e torna con una scala a pioli doppia, a V rovesciata.
Gag della scala.
Salgono sulla doppia scala, uno da una parte e l’altro dall’altra. A metà si scontrano. Scelgono e risalgono, finché si ritrovano allo stesso posto di partenza
Si fermano ansanti, dopo un po’ (senza cadere).
Tonton :            che stavamo facendo prima di scoprire che il mondo è fatto a scale ?
Tintin :            non mi ricordo, perciò doveva essere importante
Tonton :            come tutte le cose che stavamo facendo ieri, è sempre così.
Tintin :            andiamo via
Tonton :            non possiamo
Tintin :            perché?
Tonton :            non ricordi? Aspettiamo Godot
Tintin :            hai ragione. Ma oggi non s’è visto neanche la ragazzina
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Dalle sedia la ragazzina strilla ad alta voce come se fosse lontana :
Rag.:                        Signore! Signore!
Tintin :            valla a prendere. E mettile un collare e il guinzaglio
Tonton va verso la ragazzina immobile sulla sedia. Si sente qualche rumore. Poi Tonton arriva in mezzo alla scena con la bambina che non è legata ma si muove come se lo fosse. Tonton ha qualcosa in mano
Tintin :            t’avevo detto di metterle un collare ed il guinzaglio!
Tonton :            ma è legata con molta più sicurezza. L’ho bloccata con un microchip che controllo con questo wi-fi.
Tonton muove una specie di joystick su una scatola nera e la ragazzina comincia a muoversi in tondo a scatti come scossa da una corrente elettrica
Tintin :            bravo! Così la controlliamo molto meglio. E poi non c’è una corda che può essere spezzata oppure tagliata dal prigioniero.
Tonton :            beh, non esageriamo, non è mica un prigioniero, è solo una bambina. E’ solo per farla stare più comoda
Tintin :            più comoda?
Tonton :            si, così non si strozza provando a scappare. La tecnologia è nostra amica e ci aiuta tutti a vivere meglio.
Tonton e Tintin si guardano, Pausa e silenzio. Anche la ragazzina li guarda sbigottita
Tintin :            fatti avanti ragazzina!
Rag.:                        Il signor Alberto?
Tintin :            sono io
Tonton guarda stupito Tintin
Tonton(duro):che cosa vuoi?
Tintin :            zitto, lasciala tranquilla e falla parlare
La ragazzina si fa avanti timidamente, toccandosi il collo, come se avesse un collare, poi si ferma
Tintin :            e allora, che hai da dirmi?
Rag.:                        veramente è il signor Godot…
Tintin :            naturalmente. Vieni più vicino
Breve pausa. La ragazzina non si muove
Tonton(duro):allora hai sentito? Vai più vicino. Perché sei venuta così tardi?
Tintin(dolce): hai un messaggio del signor Godot?
Rag.:                        si, signore
Tintin :            e allora dimmelo, non aver paura, non c’è niente di cui aver paura con noi
Tonton :            perché arrivi così tardi?
La ragazzina guarda prima l’uno poi l’altro, non sa a chi rispondere
Tintin :            lasciala in pace ho detto!
Tonton :            non scocciarmi tu! (e, rivolto alla ragazzina) lo sai che ore sono?
Rag.:                        non è colpa mia, signore
Tonton :            si, infatti è colpa mia!
Rag.:                        avevo paura, signore
Tonton :            paura di che? Di noi? Rispondi!
Tintin :            ho capito. Ti hanno fatto paura i nostri discorsi troppo intelligenti
Tonton :            da quanto tempo eri arrivata e stavi lì nascosta?
Rag.:                        da un bel pò, signore
Tintin :            hai avuto paura di qualcosa? Delle nostre urla?
Rag.:                        si, signore
Tintin :            sei di queste parti?
Rag.:                        si, signore
Tonton :            sono tutte bugie! (afferra la ragazzina per un braccio e la scuote) Dicci la verità! Perché ci spiavi?
Rag.:                        ma è la verità, signore! (quasi piangendo)
Tintin :            ma lasciala stare (gli stacca il braccio)! Che ti prende, dico, che ti prende?
Tonton :            sono infelice
Tintin :            non mi dire! E da quando?
Tonton :            non mi ricordo
Tintin :            sono scherzi che ci fa la memoria
Pausa
Rag.:                        il signor Godot…
Tintin :            io ti ho già visto, se non sbaglio
Rag.:                        non lo so, signore
Tintin :            non mi conosci?
Rag.:                        no, signore
Tintin :            non sei già venuta ieri?
Rag.:                        no, signore
Tintin :            è la prima volta che vieni?
Rag.:                        si, signore
Tintin :            sono cose che si dicono (pausa). Su, continua
Rag.:            il signor Godot mi ha detto di dirvi che non verrà questa sera ma di sicuro domani(detto tutto d’un fiato)
Tintin :            tutto qui?
Rag.:                        si, signore
Tintin :            tu lavori per il signor Godot?
Rag.:                        si, signore
Tintin :            e che cosa fai?
Rag.:                        gli guardo le capre, signore
Tintin :            vestita così?
Rag.:                        si, signore
Tintin :            e lui è buono con te?
Rag.:                        si, signore
Tintin :            non ti picchia?
Rag.:                        no, signore, me non mi picchia
Tintin :            e chi è che picchia?
Rag.:                        picchia mio fratello, signore
Tintin :            ah, hai un fratello. E che fa?
Rag.:                        gli guarda le capre, signore
Tintin :            e perché non ti picchia a te?
Rag.:                        non lo so, signore
Tintin :            ti deve voler bene
Rag.:                        non lo so, signore
Tintin :            ti da abbastanza da mangiare? Ti fa mangiare bene?
Rag.:                        abbastanza bene, signore (pausa). Si, abbastanza bene
Tintin :            non sei infelice? (lei esita) allora…mi hai sentito?
Rag.:                        non lo so, signore
Tintin :            non sai se sei infelice o no?
Rag.:                        no, signore
Tintin :            nemmeno io (pausa) e…dove dormi?
Rag.:                        nel granaio, signore
Tintin :            con tuo fratello?
Rag.:                        si, signore
Tintin :            nel fieno?
Rag.:                        si, signore
Tintin :            sempre vestita così?
Rag.:                        si, signore
Tintin e Tonton si guardano.
Tintin :            mbé, adesso vai pure!
Rag.:                        e…che devo dire al signor Godot?
Tintin :            ….digli…digli che ci hai visti (pausa) sei sicura di averci visti no?
Rag.:                        si, signore
La ragazzina guarda esitante Tonton
Tonton :            si, si, vai pure…tanto ormai posso controllarti anche da lontano (armeggia con il joystick)
Rag.:                        si, signore
Indietreggia, esita, si volta e va di corsa a sedersi sulla sedia.
Pausa.
Immagine 2

Tutti e due guardano in alto, verso il cielo
Tintin :            mah! (guarda Tonton che armeggia con la scarpa).Che stai facendo
Tonton :            quello che fai tu, guardo la luna
Tintin :            volevo dire con le scarpe
Tonton :            chissà magari la prossima volta vanno quelle col tacco basso. Speriamo, non ce la faccio proprio più
Tintin :            mica puoi andare in giro scalzo
Pausa
Tonton :            meno male che adesso comunichiamo così bene, è la cosa più importante
Tintin :            oggi comunichiamo con tutti
Tonton :            con nessuno
Tintin :            tutti comunicano con noi
Tonton :            nessuno
Tintin :            tutti sanno dove siamo
Tonton :            ma noi non ci siamo
Pausa
Tonton :            non è venuto
Tintin :            neanche stasera
Tonton :            qualcuno ha mentito
Tintin :            la ragazzina
Tonton :            uccidiamola
Tintin :            certo
La tirano fuori dalla sedia e la uccidono in mezzo alla scena, strozzandola
Tin&Ton :per rispetto a Godot
La riportano vicino alla sedia e la lasciano supina a terra. Poi tornano in mezzo scena. Si spogliano dei vestiti da donna, lasciandoli sul palco, e rimangono solo in calzamaglia color carne.
Tonton :            è spirata serenamente
Tintin :            si, proprio serenamente. La sua è stata una gran bella morte. Sia lodato Iddio
Tonton :            è così bella la salma
Tintin :            si, sembra proprio che dorma, tanto è tranquilla e rassegnata
Tonton :            il Signore abbia pietà di lei
Tonton :            si sentiva in colpa per il ritardo, lei che era così scrupolosa
Tintin :            si, gli ha turbato la mente. Ha cominciato a deprimersi. Non aveva più il coraggio di parlare. Nemmeno con noi
Tonton :            guarda come è bella e serena adesso
Tintin :            sembra che dorma
Tonton :            era proprio una brava ragazzina. Ti ha detto come si chiamava?
Tintin :            certo, Maria
Tonton :            guarda un po’, come la Madonna
Tintin :            ci sono tante Marie nel mondo
Tonton :            già, è un nome che non dice niente
Tintin :            che non importa niente
Tonton :            che non conta proprio niente
Tintin :            niente di niente
Tin&Ton :            niente
Buio. Sipario
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Immagine 1

From → Foto, spettacoli, Stralci

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